
19 nov 2021
L’avvocato dei Messeni-Nemagna: «La ricostruzione è stata arbitraria»

19 nov 2021
L’avvocato dei Messeni-Nemagna: «La ricostruzione è stata arbitraria»
Fonte: Corriere del Mezzogiorno
Ascanio Amenduni, l’avvocato della famiglia Messeni-Nemagna, canta vittoria dopo la sentenza che sancisce il ritorno ai privati del Teatro Petruzzelli. «Per la seconda volta un tribunale ci dà ragione, dopo la decisione della Corte Costituzionale che, nel 2008, dichiarò nullo l’esproprio, rispetto al quale il Comune di Bari decise comunque di acquisire il teatro con una delibera del 2010». Tra l’altro, la sentenza della Corte d’Appello di Bari giunge proprio nell’anno in cui ricorre il trentennale del rogo che il 27 ottobre del 1991 devastò il politeama barese. Per la ricostruzione ci sono voluti 18 anni e 43 milioni di euro. «E per Bari - aggiunge Amenduni - è triste scoprire dopo tanti anni che la Fondazione risulta detentrice del Petruzzelli senza averne titolo, perché non ha mai indossato i panni dell’inquilino, cosa che avremmo voluto avesse fatto nel 2009, quando il teatro venne inaugurato».
L’avvocato: «Faremo ricorso contro i 43 milioni da pagare»
Tuttavia, la sentenza emessa ieri stabilisce anche che i legittimi proprietari, la famiglia Messeni-Nemagna, dovranno restituire i 43 milioni di euro spesi dallo Stato per la ricostruzione. «Su questo punto faremo ricorso in Cassazione - annuncia Amenduni - perché tutte queste spese sono state sostenute durante l’esproprio, dunque quando la famiglia Messeni-Nemagna non era neanche più proprietaria. E parliamo di spese, tra l’altro, che dovevano essere sostenute da Regione, Provincia e Comune, enti firmatari del protocollo d’intesa del 2002, poi dichiarato inefficace per una mancata approvazione formale della Provincia, nonostante questa avesse prodotto una serie di delibere esecutive di quell’approvazione, con lo stanziamento di risorse e la convalida dello Statuto». Un annullamento che, spiega l’avvocato Roberto Savino, costituitosi per la Fondazione Petruzzelli, mette al riparo l’ente lirico da qualsiasi obbligo rispetto al «pagamento di eventuali indennità per ritardi nella costruzione e del canone annuo di 500 mila euro». Ma c’è dell’altro, secondo Amenduni, perché la sentenza «farebbe emergere come tutta la ricostruzione promossa dagli enti pubblici fosse stata completamente arbitraria, per cui potrebbe prefigurarsi anche un danno erariale del quale la Corte dei Conti potrebbe prima o poi chiamare qualcuno a rispondere».
Amenduni si dice d’accordo con il sindaco di Bari, Antonio Decaro, sulla necessità di un incontro urgente con il governo. «La politica non ne esce bene da questa sentenza - conclude l’avvocato - per cui occorre certamente un intervento della politica stessa affinché ricomponga la frattura creata. Noi vogliamo che il teatro vada avanti, e credo che il ministro Franceschini possa essere la persona giusta per risolvere una questione così delicata».